Tra Chiodi e Giuliante torna la pace

TERAMO – Si è chiuso positivamente il caso Giuliante dopo l’incontro di oggi a Teramo tra il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, e l’assessore sfiduciato. La pace è stata sancita al termine di un faccia a faccia
definito cordiale nel corso del quale Giuliante ha chiarito che non con la frase della discordia non voleva criticare il presidente al quale ha ribadito fiducia e stima. Il governatore aveva ad inizio settimana ritirato le deleghe adirato per l’affermazione "Ciò che fa dispiacere all’Aquila fa piacere a Teramo e, quindi, a Chiodi", pronunciata da Giuliante in merito alle convenzioni tra università dell’Aquila e Asl di Teramo. A Giuliante da domani saranno assegnate di nuovo le deleghe. Il faccia a faccia si è svolto dopo i due rinvii di ieri e venerdì per gli impegni del governatore. Chiodi e Giuliante, nel corso dell’incontro chiarificatore, hanno parlato in maniera approfondita di tutta l’azione del Governo regionale. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale che fa un resoconto sulla definizione positiva del caso. Il presidente e Giuliante hanno suggellato il chiarimento con una stretta di mano, a sottolineare il ripristino delle necessarie, e reciproche, condizioni di fiducia per riprendere il cammino interrotto all’inizio della settimana. A partire da domani con la riunione della Giunta regionale. Giuliante ha confermato la piena fiducia nell’operato del presidente, riconoscendo la validità dell’intervento
amministrativo per il risanamento economico e finanziario dell’Abruzzo; l’assessore perdonato ha dato anche atto a Chiodi dell’impegno e degli ottimi risultati conseguiti per L’Aquila e per gli aquilani, in veste di commissario delegato per la Ricostruzione. Giuliante ha assicurato che la frase "incriminata", alla base della tensione, è stata riportata in maniera decontestualizzata, estrapolata da un discorso che non mirava certo a quella conclusione. "Del resto – ha spiegato – la conferenza stampa da me convocata su ‘Richiesta di dimissioni di Di Orio e Cifone’ faceva riferimento esclusivamente alla costruzione di un percorso interno di convenzionamento
dell’Università dell’Aquila non condivisibile". L’assessore si è detto rammaricato per l’interpretazione poco attinente di quella dichiarazione, fatta a latere della conferenza stessa, con la quale non intendeva certo esprimere un giudizio negativo nei confronti del presidente Chiodi e del suo lavoro di governatore e commissario, ribadendo che non era assolutamente nelle sue intenzioni dare adito ad un clima di sfiducia. Giuliante ha ribadito di essere pronto a sostenere il programma del presidente, facendo da stimolo per la grande azione riformatrice in Abruzzo e per il rilancio economico e sociale dell’Aquila. A seguito della spiegazione, ascoltata con serenità ed obiettività, Chiodi ha riferito di aver apprezzato le parole dell’assessore.